Ciao a tutti,
a due giorni dalla programmata conferenza sugli ultimi dieci anni di eruzioni dell'Etna, mi è venuta voglia di commentare un po' la serata.
Andiamo per punti:
L'argomento e il relatore: l'Etna lascia sempre tutti a bocca aperta e alle 21.15, ora di inizio della conferenza, la sala della nostra sede (circa settanta posti a sedere) era piena, come avevo previsto Salvo (ndr - Salvo è in realtà il dott. Salvatore Caffo, Vulcanologo nonché Dirigente Vulcanologo del Parco dell'Etna) ha cominciato con la consueta energia che supportata dalla sua consolidata ars dicendi ha catalizzato l'attenzione dei presenti (ndr - quasi tutti, in quanto tra i soci della nostra Sezione si annoverano anche ottimi elementi portatori sani di cattiva educazione). Ha trattato l'evoluzione dell'Etna e ne ha presentato le caratteristiche geostrutturali e geodinamiche porgendo all'uditorio argomenti, non sempre agevoli, con una piacevole e mai ostica esposizione. Il suo preambolo è stato fondamentale per la visione del documentario successivo.
Il documentario: innanzi tutto c'è da dire che nonostante la giovane età i due ideatori e realizzatori del cortometraggio, Antonio De Luca e Klaus Dorschfeldt, hanno veramente fatto un gran bel lavoro, bravi!!! Secondo me farete strada. Il commento, curato da Salvo, e presentato dalla voce di Antonio, ha supportato egregiamente le immagini, raccolte da varie fonti (ndr - per la maggior parte opera di Giovanni Tomarchio, il più grande cantore vivente del nostro Vulcano) immagini che sono una emozionante e completa sequenza degli episodi che così intensamente hanno segnato, sull'Etna, il decennio 1999 - 2009. Il filmato, suddiviso in tre spezzoni è disponibile su youtube cliccando qui di seguito prima parte, seconda parte, terza parte.
Il prossimo appuntamento con "I venerdì del CAI Catania secondo il Gruppo Grotte" sarà il 21 maggio e parlerà di grotte glaciali, una conferenza su un argomento tanto interessante quanto distante dal nostro territorio, legato al fuoco del nostro grande Etna.
Alla prossima,
Giuseppe P.
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