Il valore di un dado!!!



Nel ormai lontano 1993, un dado da brodo assunse un valore incommensurabile nel trasformare un bivacco a quasi tremila metri di quota, in agosto (sigh!), con dodici gradi sotto lo zero, quando disciolto nella pentola ci regalò una minestrina di stelline che corroborò la nostra notte.

Oggi, con la situazione economica che tutti conosciamo, il valore del dado, questa volta quello di un tassello ad espansione, ha superato di gran lunga quello del dado da brodo che ci concesse minuti di vera goduria qualche anno fa.

Vi chiederete che senso abbia tale preambolo, eccovi serviti: sicuramente vi sarete trovati a dover rimpiazzare un dado di un fix in parete o in grotta, mugugnando un bel po’ ma concludendo con: “sicuramente sarà caduto di mano, sai magari la stanchezza, il fango!”, certo in palestra magari non troverete una così eroica giustificazione ma piazzerete il vostro dado di scorta e andrete avanti, lasciandolo sul posto anche dopo aver disarmato.

Dopo alcune settimane, tornati sul posto vi accorgete che il dado è sparito, sciolto come quello nel bivacco alpino: casualità, sfiga, coincidenze? Lo rimpiazzate pescando dalla sacca d’armo e riarmate il punto per procedere oltre. Così come la prima volta, andando via lo rilasciate avvitato al tassello, visto che servirà a chi passerà da quel posto.

Passano nuovamente alcune settimane e tornate in parete, questa volta trovate altri speleo che avvitano dadi e bulloni. Conclusa l’attività incominciate a smontare la via, e notate che anche gli altri stanno disarmando, ma ad un certo punto vedete che qualcuno smonta quel dado che avevate ricollocato un paio di volte al suo posto, pensate “adesso lo riavvita”, invece no lo mette in tasca e continua a risalire smontando. Arrivati entrambi in cima alla parete, gli chiedete come mai avesse tolto il dado e lui con un fare disarmante ti risponde “altrimenti lo rubano!”; fai fatica a crederci ma tu per ben due volte non avevi pensato a nulla di tanto profondo ed intelligente: lo rubano!!!

Poi pensi che quel pezzetto di acciaio costa soltanto pochi centesimi di euro e ti viene da chiederti, caspita (l’esclamazione è stata un’altra ma per educazione ve la risparmio) quanto siamo stupidi noi che rimettiamo a posto i dadi perché qualche eroe indomito possa proteggerli dal furto o meglio ancora tutelarli dall’abbandono di esseri scellerati come il sottoscritto. Buone grotte!!!

Giuseppe Priolo

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